Emanuele Rosa e Maria Focaraccio
AMEN
progetto selezionato per ResiDance 2023
concept, coreografia e performance Emanuele Rosa, Maria Focaraccio
coproduzione EM+, C&C Company / Carlo Massari
con il sostegno di Backsteinboot (Berlino), S’ALA Spazio per Artist+ | igorxmoreno (IT), Teatro Akropolis (IT), TWAIN _Centro di Produzione Danza (IT), PERIFERIE ARTISTICHE_Centro di Residenza del Lazio (IT)
luci Cristina Spelti
Il genere è un'imitazione... acquisire un genere implica l'imitazione di un ideale a cui nessuno appartiene realmente.
Judith Butler, Questione di genere
AMEN è il titolo della performance che Emanuele Rosa e Maria Focaraccio intendono creare e interpretare sul tema degli stereotipi e delle rappresentazioni di genere. Dopo HOW TO _ just another Boléro (un duo creato nel 2021 sulle celeberrime note del Boléro di Maurice Ravel, che ha ispirato i due autori a creare un mutevole paesaggio di corpi in continua evoluzione all'interno dello spazio limitato e ristretto di un tappeto) i due coreografi proseguono nella stesura di una “carpet series”: una serie di atti performativi in spazi limitati e domestici, dove i tappeti diventano scena, scenografia e palcoscenico.
AMEN vuole dispiegarsi all'interno (e questa volta anche all'esterno) della superficie di due tappeti in parte sovrapposti l'uno all'altro. In bilico tra questi elementi scenici, gli autori svolgono una ricerca fisica su gesti, pose e rappresentazioni iconografiche considerate a livello sociale e culturale identificative del maschile e del femminile, con lo scopo di svelarne l'artificialità e così de-costruirle.
La parola ebraica AMEN (che dà il titolo all'opera) deriva dalla radice semantica "mn" con il senso di "essere saldo" e ha il significato di "essere sicuro, vero". Ma come si relaziona il corpo alla verità? Che aspetto ha quando mente? Imita o è imitato? In che modo il corpo può performare la “mascolinità” o la “femminilità”? In che modo si relaziona il corpo ad incarnare certe posture, gesti o atteggiamenti? Può un corpo maschile muoversi al femminile e viceversa?
Sono queste le domande che segnano e guidano il percorso di ricerca di AMEN, assieme alle raffigurazioni nella storia dell'arte occidentale e le rappresentazioni nel mondo pubblicitario della “femminilità” e della “mascolinità”.
Un duo alle prime luci del tramonto, dove il tramonto vuole essere una metafora della fine; simbolo in occidente del declino dei suoi valori e costruzioni culturali, si vuole celebrare l’epilogo e il fallimento di sistemi di pensiero binari e discriminatori nei confronti dell’eccezionalità e della differenza.