Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
Più che l’ anno della crescita,
ci vorrebbe l’ anno dell’attenzione.
Attenzione a chi cade, al sole che nasce,
e che muore, ai ragazzi che crescono,
attenzione anche a un semplice lampione,
a un muro scrostato.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accellerare,
signifca dare valore al silenzio, alla luce,
alla fragilità, alla dolcezza.
Franco Arminio
“Cedi la strada agli alberi” è un’improvvisazione strutturata che si lascia ispirare dalla poesia da cui prende il titolo.
Il lavoro è pensato ogni volta in uno spazio diverso, un site specific che valorizza il luogo danzante.
Lavorando da diversi anni insieme sulla composizione istantanea, i due danzatori sviluppano un forte ascolto sulla relazione e lo spazio con l’obiettivo di dare ogni volta respiro e vita ai posti che le città offrono per riportare la bellezza della natura, il silenzio e la cura.
Mantenendo una qualità di movimento che è il risultato di una ricerca individuale continua, i danzatori hanno, come unico punto fermo, il testo della poesia e la musica, per poi lasciarsi trasformare in base all’influenza che pubblico e luogo suggeriscono.