Produzione: Formati Sensibili
La performance un lungo processo di manipolazione e il riposizionamento di mattoni nello spazio: questi elementi modulari che compongono una struttura ortogonale diritto a griglia simile a quella di una città, vengono riorganizzati prima in sequenze seriali e ordinate poi sequenze caotiche e disordinate.
I mattoni vengono fatti cadere distrutti, sparsi, e successivamente trasformati in polvere. Tra le tracce lasciate nello spazio, il performer costruisce una mappatura di posture corporali che intendono misurare le distanze e le forme che emergono dalle posizioni dei mattoni.
Le mappature sono trasformate in una partitura coreografica e presentate come flusso di azioni in divenire. Nella performance, il corpo non è solo uno strumento cartofeafico di misurazione, un’entità modulare in grado di trasformare lo spazio come un luogo di esperienza e produzioni in cui, nelle sue specificità, esso diventa l’agente, l’asse portante di cambiamento.
Alessandro Carboni intreccia in modo esclusivo ricerca performativa, indagine visiva, geografia sperimentale e Critical Cartography, con un’attenzione speciale alle pratiche di trasmissione e condivisione. Coreografo e performer attivo tra Europa e Asia, il lavoro di Carboni abita gli spazi...