Coreografia e performance: Andrea Costanzo Martini
Soundscape: Andrea Costanzo Martini
Cosa succederebbe se ogni cellula del mio corpo potesse essere osservata da ogni altra entità nella stanza (soffitto, muri, aria, pubblico)?
Che cosa significa “esporsi”? E’ un atto generoso o di puro egoismo?
Può il movimento precedere e produrre il significato?
Queste sono solo alcune delle domande che mi sono posto durante la creazione di questo solo, una sorta di sfida coreografica per permettere al mio corpo di rivelarsi in tutta la sua eccentrica e stravagante unicità piuttosto che guidarlo in percorsi conosciuti e prestabiliti, senza però sacrificare il piacere della composizione, dell’esecuzione esatta e delle fredde decisioni prese dopo aver osservato il materiale.
Il risultato è un viaggio attraverso espressione fisica e stati mentali, in una continua lotta tra il desiderio di essere osservato e l’angoscia dell’essere puro oggetto-merce, tra il desiderio di movimento e il senso di prigionia causato dallo sguardo altrui, tra l’essere animale e l’essere gioiello.
Il testo che accompagna la danza, esuberante e violento, è una manipolazione di originali televendite degli anni 90 condotte da Vanna Marchi e crea uno sfondo su cui i movimenti disegnati dal corpo possono finalmente rivelare i loro significati nascosti.
Il solo ha ricevuto il primo premio per la danza e coreografia alla International Solo Dance Competition di Stoccarda del 2013.
Andrea Costanzo Martini è nato a Cuneo nel 1983. Studia Balletto e danza Contemporanea in Italia e Germania. Dopo un breve periodo all’Aalto Staats Theater di Essen si unisce alla Batsheva Dance Company (Israele 2006-2010) e successivamente al Cullberg Ballet (Svezia 2010-2012) e Inb...