autore e coreografo Pablo Ezequiel Rizzo
dramaturg Eliana Rotella
musiche originali Oscar Uaild (Adriano Fedele)
interpreti Alessandra Cozzi, Federica D’aversa, Eleonora Gambini
produzione Ass. AIEP Ariella Vidach
con il sostegno di ResiDance – azione del Network Anticorpi XL c/o Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Akropolis di Genova e Teatro Pubblico Pugliese
durata 25 minuti
SEX.EXE intende creare una dimensione simbolica attraverso la costruzione di immagini archetipiche, tra danza, arte visiva, parola e tecnologia, per sollevare domande e riflessioni intorno al tema dell’oggettificazione del corpo e all’affermazione dell’identità.
L’indagine coreografica parte dal tentativo di liberarsi da un’immagine fissa, imposta dall’esterno, di ciò che dovrebbe o meno essere rappresentato – e rappresentativo – di un corpo. Da secoli la restituzione visiva della nudità, così come della libera espressione corporea, è stata oggetto di manipolazione, censura, e dictat precisi su ciò che fosse legittimo o meno mostrare. La semantica della raffigurazione non è quasi mai stata di monopolio del corpo stesso, l’autoaffermazione e autodeterminazione di come rappresentarsi si sono sempre scontrate con il veto dell’occhio esterno e di una censura binaria, eteronormativa, casta quanto castigata.
Lo studio iconografico alla base della costruzione del movimento traccia una vera e propria storia dell’umanità partendo dalle prime raffigurazioni, il primo individuare come raffigurare l’umano, per arrivare alla proposta di una nuova prospettiva. Il corpo non è più schiacciato, censurato, definito e incasellato, ma riesce a esplodere nella propria complessità, molteplicità e libertà di espressione oltre la definizione e, in qualche modo, anche oltre l’identità definita come gabbia.
SEX.EXE dunque non intende semplicemente restituire stereotipi perpetrati da secoli di narrazioni distorte, ma propone alternative di rappresentazione, attraverso una visione rinnovata del corpo al di là del binarismo di genere, dei ruoli e delle convenzioni.
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author and choreographer Pablo Ezequiel Rizzo
dramaturg Eliana Rotella
original musics Oscar Uaild (Adriano Fedele)
performers Alessandra Cozzi, Federica D’aversa, Eleonora Gambini
production Ass. AIEP Ariella Vidach
sustained by ResiDance – azione del Network Anticorpi XL c/o Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Akropolis di Genova e Teatro Pubblico Pugliese
25 minutes
SEX.EXE aims to create a symbolic dimension through the construction of archetypal images – combining dance, visual art, language, and technology – to raise questions and reflections around the themes of body objectification and the affirmation of identity.
We begin with a choreographic investigation into the attempt to break free from a fixed image imposed from the outside – of what a body should or should not represent, or be representative of. For centuries, the visual depiction of nudity, as well as the free expression of the body, has been subject to manipulation, censorship, and precise dictates on what is considered legitimate to show. The semantics of representation have rarely been in the hands of the body itself; self-affirmation and self-determination in how to represent oneself have always clashed with the veto of the external gaze and a binary, heteronormative censorship – both chaste and punitive.
The iconographic research at the core of the movement’s construction traces a genuine history of humanity – from the earliest depictions and the first attempts to represent the human form, to the proposal of a new perspective. The body is no longer flattened, censored, defined, or boxed in. Instead, it manages to explode in its complexity, multiplicity, and expressive freedom -beyond fixed definitions and, in some way, even beyond identity understood as a cage.
SEX.EXE therefore does not seek merely to replicate stereotypes perpetuated by centuries of distorted narratives, but rather proposes alternatives of representation through a renewed vision of the body – beyond gender binarism, beyond roles, and beyond convention.