Jacopo Jenna
Danse Macabre
vincitore Premio CollaborAction - edizione 2022/2023
ideazione, coreografia, regia
Jacopo Jenna
danza e collaborazione Ramona Caia, Sara Sguotti, Andrea Dionisi, Francesco Ferrari
suono Alberto Ricca - Bienoise
collaborazione artistica Roberto Fassone
disegno luci Mattia Bagnoli
costumi Eva di Franco
organizzazione Luisa Zuffo
management Valeria Cosi - TINA Agency
produzione Klm - Kinkaleri
coproduzione Tanzhaus nrw Düsseldorf
con il supporto di Istituto Italiano di Cultura di Colonia
MiC-Direzione generale arti performative
progetto vincitore del Premio CollaborAction - azione Network Anticorpi XL
Progetto Etape Danse sostenuto da Mosaico Danza/ Festival Interplay con La Fondazione Piemonte dal Vivo e il Festival Torino Danza, Bureau du Théâtre et de la Danse à Berlin, Fabrik Potsdam, La Maison centre de développement chorégraphique national Uzès Gard Occitanie, Théâtre de Nîmes
La Danza Macabra è una tradizione tardo-medievale che combina arte visiva, architettura, poesia e altri linguaggi. È una delle tematiche iconografiche più sviluppate nella storia dell’arte occidentale estremamente legata anche alla diffusione della Peste Nera, epidemia che alla fine del Medioevo mieté milioni di vittime per tutta l’Europa, ma che fece emergere un pensiero più complesso sulla realtà, che vide l’uomo tentare di indagare più a fondo il suo rapporto con il mondo terreno.
La danza propria dei morti, deriva dal concetto più generale che ogni movimento sopramondano e dell’aldilà sia danza:
danzano le stelle, gli dei, gli spiriti, la natura.
Danse Macabre è un invito austero a danzare verso l’ignoto, legando e affermando relazioni con il mondo attuale, ricercando attraverso una commistione visionaria tra corpi danzanti, film, musica elettronica e luce.
Il progetto cerca di rivelare una nuova forma di danza macabra, cosciente della sua virtualità premoderna, sviluppando una danza che riveli se stessa liberandosi dallo stress epidemico in uno spazio in costante rapporto tra presente e passato, coinvolgendo in un dialogo energetico l’essere umano cui si avvicina, cercando una trasformazione simbolica dell’esperienza della danza.
Partendo dal progetto precedente dal titolo Alcune Coreografie - un dialogo scenico tra una danzatrice con un prezioso e ponderoso lavoro di raccolta video, montaggio e successiva rielaborazione di una serie di tipologie di danze - Danse Macabre mira a stimolare, attraverso una partitura visiva, sia la memoria fisica degli interpreti che le libere associazioni dello spettatore. Attraverso l'inclusione di un film come terzo elemento della costruzione scenica che, registrando alcune parti della coreografia da diverse angolazioni e proiettate in sincronia con i ballerini dal vivo, ricercherà un'esperienza di spostamento percettivo dello spettatore.
La realtà danza con la non-realtà, il tempo reale esiste contemporaneamente al tempo illusionistico.
Le figure si specchiano, si raddoppiano, incorporando la loro stessa immagine, divenendo non solo performers, ma incarnazioni del movimentoin scena. Una reversibilità percettiva tra corpo fenomenico e corpo visivo, tra sentire e vedere, uno specchio che estende il rapporto riflessivo che il corpo ha con se stesso.
Il suono, la coreografia e gli aspetti visivi dell'opera, vogliono creare una forte esperienza sinestetica, un atto che forgia nuove connessioni tra il presente e il possibile futuro.