Ludovico Paladini
Tales of FreeDoom
Vetrina 2022
concept, coreografie, scenografia e interpretazione Ludovico Paladini
disegno luci Franco Mastropasqua, Michele Stura
con il sostegno di Marche Teatro, Festival Inteatro
un ringraziamento a Manufacture
La creazione si sviluppa da un bisogno istintivo e introspettivo di esplorare la libertà nell'espressione artistica, questo tipo di ricerca mi ha condotto a creare uno spettacolo a capitoli come un racconto che si snoda su un piano immaginario e immaginifico, crea dei personaggi vagamente familiari, liberi e costretti nella loro libertà.
Lo spettacolo si costruisce per accumulazione, prendendo un'estetica che ,come uno zapping, muta nettamente tra cinematografica, fiabesca, sacrale, naif, malinconica, apocalittica.
I nostri sensi ci raccontano un mondo di sensazioni, Tales Of FreeDoom è la lente di ingrandimento che indica il nascosto nell'evidente, mostrando la paura, la poesia, la frustrazione, la libertà e le sue restrizioni. È un invito a stupirsi, a lasciarsi affascinare da ciò che ci circonda con l'ingenuità di un bambino, a cedere al fascino degli opposti, ad ascoltare i suoni del vento tra le foglie, di una lamiera sotto la pioggia battente, delle campane nei prati, il ronzio di una radio lontana.
Tales of FreeDoom permette allo spettatore di entrare in un caleidoscopio di immagini e suoni che mutano e si alternano in uno zapping costante.
Il corpo danzante, evolve esso stesso nel suo vocabolario, creando una danza rifratta e ibrida.
In un mondo in decadimento è ancora possibile cogliere il fascino della ruggine, il profumo della muffa, il canto degli invisibili...ma è il tramonto o l’alba oltre l’orizzonte?
Una performance di danza che esplora le possibilità di movimento attraverso materiali di recupero. Una ricerca ingenuamente intuitiva. Un corpo autonomo, un pensiero selvaggio.