di Cristina Kristal Rizzo
produzione Cab 008
con il sostegno di Regione Toscana, MiBAC e Comune di Firenze
Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance XL luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Anticorpi XL / Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto –Teatro Dimora di Mondaino
Una volta dissolta, se non demolita, la consistenza dell’ego, non vi è nulla da svelare, non il mistero di una verità da rivelare, da portare alla luce della coscienza, ma la rivelazione stessa, a fior di pelle. Se l’esistenza appare come un’esposizione corporea, allora il pensiero avrà come oggetto il corpo e l’esperienza del toccare, lo sfiorare, l’approssimarsi, la vera natura del toccare.Questo primato del toccare deve essere inteso nell’ambito di un pensiero per il quale il tratto saliente dell’esistenza è il suo essere singolare-plurale, l’essere al mondo di un soggetto che è infinita esposizione. Il sentire del corpo,sempre esposto, è tale nel tocco che lambisce la pelle dell’altro, nell’esperienza dell’andar fuori, nel tono di chi si dispone all’avventura. Movimento di danza, stato di grazia, estasi del desiderio. L’esser qui fianco a fianco nell’assoluta composizione dei corpi senza prevedere il ritorno presso di sé. Commuovere l’estensione ed estendere l’emozione in una simultaneità che coincide con l’esistenza stessa. La coda del titolo evoca sia il famoso THE WHITE ALBUM dei Beatles che, reduci dalla trasferta in India e dall’esperienza della meditazione trascendentale, composero nel 1968 uno degli album più variegati del gruppo, di pura sperimentazione. Ma anche il termine Ballet Blanc usato per indicare una particolare sezione del balletto nel quale dominano personaggi fantastici ed eterei, creature diafane e immateriali, rappresentati nel costume da abiti bianchi.