Vetrina 2015 _ sezione IN
Coreografia: Gabriele Valerio
Interpreti: Serena Malacco, Matilde Orrico, Alice Raffaelli
Musica: Flower di Liz Phair
Questo lavoro nasce dall'esigenza di esplorare il concetto di violenza, visto sia come istinito primordiale che nella sua accezione più sottile e sociologica. Ogni giorno scendiamo a patti tra i nostri istinti e i comportamenti socialmente accettabili, in una costante negoziazione tra ciò che può essere mostrato e ciò che deve essere nascosto, in una sorta di dicotomia umano-animale.
Con Tryptich cerco di sondare tutto quello che vive in questo sottile confine. Che succede se potessimo mostrare i nostri stati più osceni? Cosa succederebbe se dessimo libero sfogo ai nostri istinti?
Ho lavorato con un trio femminile, cosa che dà innumerevoli spunti a livello iconografico e di riferimento (tre erano le parche, le streghe di Machbet, tre erano le donne benedette di Dante e così via fino ad arrivare ad una cultura contemporanea e pop come quella dei gruppi musicali e personaggi di serie tv) per via del carattere “lunare” che (a torto o ragione) viene considerata insito nel genere femminile.
Ho voluto dare corpo a immagini ben vivide nella mia mente senza raccontare una storia, e dunque in un'atmosfera di costante tensione ma nonostante questo sospesa, mutevole e non leggibile univocamente, invitando il pubblico a lasciarsi prendere da suggestioni.
Tuttavia il carattere è ben preciso: le schizofrenie, gli isterismi, le psicopatologie quotidiane vengono sondate in questo lavoro; in particolare gli istinti primordiali del desiderio sessuale e della violenza, che a volte possono combaciare.
In Tryptich (studio) il movimento e dapprima contratto, represso, per poi emergere con una “sotteranea” tensione e pulsione che fuoriesce nella seconda parte, mai senza una vera e propria eplosione ma con piccoli picchi che vengono sempre riassorbiti, censurati, annullati.
Come metodo di lavoro ho utilizzato tasks improvvisativi ben precisi e ho poi composto tutto. In questa creazione non c'è nulla di realmente improvvisato da parte delle performers.
Gabriele Valerio consegue la laurea triennale presso l' Accademia di belle arti di Brera con una tesi sui nuovi gruppi e nuove modalità di fare teatro e danza di ricerca in Italia.
Dal 2011 frequenta e termina nel 2014 l'Atelier teatrodanza de...