Pietro Angelini

RMX

Vetrina 2025 - sezione IN

concept Pietro Angelini e Karlo Mangiafesta
regia Pietro Angelini
con Francesca Santamaria, Vittorio Pagani e Pietro Angelini
sound design Filippo Lilli
light design Marco D’amelio
produzione 369gradi
residenza produttiva Carrozzerie | N.O.T.
vincitore del bando Produzione dello spettacolo dal vivo 2023 promosso dalla Regione Lazio
vincitore del bando Portraits on stage 2023
vincitore del premio Crashtest Festival 2024
Miglior Teaser 2024 – Tuttoteatro.com
durata 45 minuti



RMX nasce da una riflessione sul mito di Narciso e indaga la relazione tra l’essere umano e la propria immagine rappresentata.
Passando dalla piena corporeità alla vaporizzazione digitale, i performer in scena si immergono progressivamente nella profondità dell’immagine. Due corpi e due smartphone, nella costante negoziazione tra il piano reale e quello mediato dal digitale, generano e manipolano contenuti audiovisivi in live per esplorare il concetto di spaesamento nell’era post-mediale.
Nel web 3.0, per via dell’accessibilità democratica ai mezzi di produzione, la pratica del remix assume un significato particolare proponendosi come la vera forma culturale del nostro tempo. Il racconto diventa quindi una metafora della società della performance, in cui siamo tutti autori e fruitori, produttori e consumatori. In una parola, coniata da Alvin Toffler, siamo tutti prosumer di uno spettacolo al centro del quale scegliamo di rappresentare l’immagine di noi stessi.


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concept Pietro Angelini and Karlo Mangiafesta
direction Pietro Angelini
with Francesca Santamaria, Vittorio Pagani and Pietro Angelini
sound design Filippo Lilli
light design Marco D’amelio
production 369gradi
production residency Carrozzerie | N.O.T.
winner of Produzione dello spettacolo dal vivo 2023 powered by Lazio Region
winner of Portraits on Stage 2023
winner of Crashtest Festival 2024 Award
Best Teaser 2024 – Tuttoteatro.com
45 minutes



RMX stems from a reflection on the myth of Narcissus and explores the relationship between humans and their represented image. Moving from full corporeality to digital vaporization, the performers on stage progressively dive into the depths of the image.
Two bodies and two smartphones, constantly negotiating between the real and the digitally mediated realms, manipulate live-generated audiovisual content to explore the concept of disorientation in the post-media era.
In the context of Web 3.0, where the democratic access to image-production tools is becoming reality, the practice of remixing (trends, videos, sounds…) takes on a particular significance, establishing itself as the true cultural form of our time. The narrative of RMX thus becomes a metaphor for the “society of performance”, in which we are all creators and consumers, producers and audience. In a term coined by Alvin Toffler, we are all “prosumers” of a spectacle centered on the image of ourselves that we choose to represent.



ph. Michela Grandolfo