Vetrina 2014
Lo “ Studio per il KHAN” è un primo approccio coreografico dopo aver indagato e ricercato nell'ambito del progetto ROD per più di un anno.
ROD è un progetto pluriennale di ricerca performativa che esamina le relazioni tra la cultura
italiana e quella kazaka. E’ iniziato nel 2012, ad oggi, il progetto sta evolvendo e a questa prima cellula coreografica si sono aggiunte nuovi e più completi capitoli del progetto ROD, che ha instaurato un legame chiaro e diretto con artisti, curatori e danzatori Kazakhi .
Tuttavia in “Studio per il KHAN” rimane la matrice prima di una danza ruvida, dura, caratterizzata da secchezza.I tre danzatori eseguono partiture nate da immagini studiate e cercate in Italia e poi confermate nel momento in cui la piece coreografica è stata presentata in Kazakhstan ad Almaty.
La forza fisica, sulle note della musica di Yedil Khussainov, musicista tradizionale Kazako, mostra un ossimoro che è l'elemento fondante della nostra ricerca.
“Studio per il Khan” è stato finalista al premio Equilibrio 2014 e ora, dopo aver lavorato allo spettacolo ALMA_ATA è la base del prossimo lavoro: IL KHAN dove l'estetica, lo sfarzo e l'ostentazione Kazakha poggia sull'asciutta, secca e ruvida realtà di un popolo che ha subito notevoli mutazioni nella geografia e nella cultura.
“Studio per il Khan” mostra un primo tentativo di riavvicinarsi alle steppe, al cavallo, alle navi abbandonate nel deserto del lago d'Aral, alla fierezza di donne e uomini che stanno sempre più entrando nelle nostre quotidianità; insegue la libertà dei nomadi e la forza dei kazaki.
“Studio per il KHAN”, come tutte le parti del progetto ROD, resta una domanda aperta sul concetto di identità, italiana e kazaka, e sulla relazione che abbiamo con una radice nomade, sia reale come per i kazakhi, sia acquisita come per gli artisti, entità neo-nomade della nostra società.
Tommaso Monza - Lombardia
VII Edizione del Festival Exister - La città e il corpo www.exiser.it