in collaborazione con:
Acerbo totale_cantiere di formazione e scrittura coreografica
progetto promosso da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Teatri di Vetro / triangolo scaleno teatro, Cie Twain/OFFicinaTwaIN
Ripartire da State of presence (performance conclusiva del progetto Magnetica 2014).
Ciò significa disegnare, una diversa geografia del corpo, in cui i processi fisiologici di apprendimento si fanno consapevolezza del gesto e processo compositivo.
Dunque ripartire da State of presence significa impostare radicalmente una nuova traiettoria, che sedimenti sul percorso fatto insieme e su quello compiuto da ognuno dei partecipanti durante questo anno, riattivando nuove necessità, andando in profondità: precisare gli aspetti legati alla percezione e alla corporeità – portare il corpo a sondare la gamma delle sue “potenzialità” inespresse –, osservare il funzionamento scheletrico e articolare, indagare le leggi del peso e della gravità, articolando un vocabolario di principi compositivi del movimento. Un lexicon fondato sull’esperienza dei corpi.
Tali aspetti ci permetteranno di focalizzare l’attenzione sui processi di scrittura del movimento, elaborando insieme le basi della composizione, là dove l’immaginario alimenta nuove configurazioni anatomiche, inedite articolazioni dello spazio.
Si tratta pertanto di estendere, precisare, affinare il percorso di formazione intrapreso, a supporto delle necessità creative dei partecipanti. Forse è proprio di questo che parliamo quando pensiamo alla trasmissione e alla condivisione dei saperi: il modo in cui lo stupore si rivela e il mondo cambia sotto i nostri occhi.
Simona Bertozzi coreografa, danzatrice e performer, vive a Bologna, dove si laurea in Dams. Dopo studi di ginnastica artistica e danza classica, approfondisce la sua formazione in danza contemporanea tra Italia, Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra e lavora, tra gli altri, con Tòmas Araga...